Regalare un uovo di cioccolato a Pasqua è un po’ come i peluche a San Valentino: una tradizione che da secoli coinvolge grandi e piccini e che non accenna a finire nel dimenticatoio. Diciamoci la verità: non esiste alcun essere umano che, nel periodo pasquale, non speri di ricevere in dono un uovo di cioccolato, sia esso tradizionale, fondente, con cioccolato senza lattosio e chi più ne ha più ne metta. Esistono così tante varianti, nel gusto ma anche nella composizione degli alimenti, che è praticamente impossibile non trovare l’uovo di cioccolato adatto ai nostri gusti e alle nostre esigenze.
Anche se tutti sono a conoscenza di questa tradizione pasquale, pochi ne conoscono le origini. Innanzitutto, pochi sanno che la scelta di regalare un proprio uovo non è casuale. Fin dall'antichità questo alimento ha ricoperto un valore simbolico enorme. Per gli antichi Egizi, l'uovo era per esempio l'origine di tutto e il fulcro dei quattro elementi (aria, acqua, terra e fuoco). Siccome in Primavera la natura risorge, i Persiani erano poi soliti regalarsi proprio delle uova, simbolo di nuova vita.
Il cristianesimo – come spesso capita - ha affiancato queste tradizioni e le ha reinterpretate alla luce delle Nuove Scritture. L'uovo è diventato così il simbolo che meglio coglie il significato del miracolo della Resurrezione di Cristo. Nel Medioevo questa pratica è diventata diffusa durante il periodo di Pasqua, appunto, anche se è più difficile capire in che periodo fa la sua comparsa il cioccolato. Secondo alcuni, i primi esemplari realizzati con l'ingrediente arrivato dalle Americhe sarebbero stati realizzati in Francia ai tempi di re Luigi XIV. Per altri, invece, questa variante dolciaria sarebbe stata inventata dai mastri cioccolatai torinesi che nel 700 avrebbero dato il via alla tradizione del regalo all'interno di uova prodotte con il cioccolato.
E la sorpresa? Un’idea di Peter Carl Fabergé (1846-1920), incaricato dallo zar Alessandro III di preparare per la zarina delle meravigliose uova decorate (la collezione imperiale vanta 52 esemplari stupefacenti). Il primo uovo realizzato era in platino smaltato di bianco. Al suo interno conteneva un altro uovo, questa volta in oro, il quale conteneva altri due doni. Se oggi nell'uovo di Pasqua troviamo una sorpresa è insomma meritò di Fabergé. Secondo un’altra interpretazione potrebbero essere stati quindi proprio i Piemontesi, maestri nell'arte del cioccolato, i primi a lanciare la moda delle uova pasquali con sorpresa. Ciò che conta, comunque, è che la storia dell’uovo con sorpresa ha attraversato i secoli, consentendoci di poterne gustare il cioccolato e di sorridere mentre lo apriamo per scoprire quale sorpresa ci riserva al suo interno!